Unveiling, assessing and taking advantage of the aesthetic dimension in conservation practices: butterflies as a case study, between new theoretical insights and practical applications
È bello ciò che è bello o è bello ciò che piace? Quali sono gli animali che ci attraggono di più dal punto di vista estetico e qual è il ruolo giocato dalla bellezza nella scelta, da parte nostra, di proteggere e salvaguardare certe specie a rischio anziché altre? Il fatto che una determinata forma animale ci appaia bella oppure brutta, disgustosa oppure graziosa, agisce da propulsore, o all’opposto da deterrente, nella decisione di prendersene cura e di mettere in atto strategie di difesa?
Il progetto "Unveiling”, finanziato dall’Università di Firenze e guidato da ricercatori dei Dipartimenti di Lettere e Filosofia (DILEF) e di Biologia (BIO), ha l’obiettivo di studiare ruolo e rilevanza della dimensione estetica per l’ideazione e l’implementazione efficace di strategie di conservazione della fauna a rischio, con particolare riguardo alle specie di farfalle europee. Il punto di partenza per le nostre ricerche, con “Unveiling”, sono stati alcuni dati preliminari relativi alle red lists (liste rosse di specie a rischio o in via d’estinzione) per le farfalle in ambito italiano ed europeo. A parità di rischio, infatti, in queste liste risultavano più frequentemente inserite le farfalle più grandi, più colorate, più appariscenti, più vivaci. In una parola, quelle più belle! Sembra dunque che ci sia una sorta di “bias estetico” in azione nelle red lists: ma in che modo quantificarne l’effetto”? Qual è il suo peso reale, nelle dinamiche di tutela e conservazione? Siamo più pronti e motivati a difendere quel che sperimentiamo come bello? E, se è vero che anche specie in prima battuta poco appariscenti o esteticamente rilevanti devono, se a rischio, essere sottoposte a piani di tutela, in che modo è possibile agire per la rimodulazione del bias estetico?
Il nostro obiettivo con “Unveiling”, tuttavia, non è solo fermarci al riconoscimento e quantificazione del bias, come se la bellezza e l’esperienza estetica del bello fossero inclinazioni “soggettive” e irrazionali dalle quali il buon ricercatore o il buon visitatore di parchi naturali deve essere in grado di astrarre, per mantenere un occhio oggettivo sulle reali necessità di tutela.
Piuttosto, “Unveiling” cerca di mostrare tutto il potenziale motivante, propulsore e di collante sociale dell’esperienza estetica, vero e proprio “dispositivo” di cui le strategie di tutela non possono fare a meno se intendono garantirsi reale efficacia. Pur muovendo dal bello (che è comunque solo una delle possibili categorie estetiche), il nostro progetto ambisce quindi a sviluppare un’analisi dell’esperienza estetica intesa in generale (bello, brutto, grazioso, sublime, meraviglioso ecc.) e del suo ruolo per la tutela della biodiversità. Una vera e propria “estetica della conservazione biologica”!
A questo scopo, “Unveiling” procede lungo due direzioni di ricerca:
1) la verifica dell’apprezzamento estetico (nella globalità delle sue componenti: percettiva, emotiva, cognitiva, immaginativa) per mezzo del test online che è parte integrante di questo sito web;
2) l’analisi estetica delle foto-segnalazioni di farfalle europee caricate sul noto sito di citizen scienze “iNaturalist”. In tal modo, “Unveiling” metterà a frutto il contributo di comuni cittadini (più o meno esperti) per lo svolgimento efficace della ricerca e costruirà un vero e proprio “archivio” estetico condiviso.
L’impatto che ci aspettiamo dal progetto è alto: identificato e quantificato il bias estetico e, più in generale, analizzato e discusso il ruolo dell’esperienza estetica come elemento motivante e modulante l’esperienza naturalistica, sarà possibile mettere a punto nuovi e più efficaci strumenti teorici e applicativi per le strategie di tutela e conservazione biologica di parchi naturalistici, centri di ricerca, istituzioni di museologia scientifica, oasi naturalistiche e associazioni ambientaliste e di tutela della fauna a rischio.
Al progetto “Unveiling” lavorano i seguenti ricercatori: